Tutti hanno diritto alla protezione da Covid-19

Tutti hanno diritto alla protezione da Covid-19

La nostra associazione aderisce alla campagna No profit on pandemic, una ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei), basata su una raccolta di firme in ogni Paese europeo, raggiungendo per ognuno una soglia minima, per l’Italia 53.580, ed un totale di un milione di firme per tutti i Paesi dell’Unione europea insieme.

Invitiamo ad approfondire e a firmare l’iniziativa attraverso questo sito internet: https://noprofitonpandemic.eu/it/ 

Considerato che il risultato dipende dalla partecipazione in tutti i Paesi europei, chiediamo di invitare alla firma anche i vostri contatti che si trovano altrove nell’Unione Europea.

Cos’è un’ICE?

I cittadini dell’UE hanno il diritto di rivolgersi direttamente alla Commissione europea con un’iniziativa dei cittadini europei per proporre un atto legislativo concreto. Affinché un’iniziativa possa essere presa in considerazione dalla Commissione, è necessario che 1 milione di persone provenienti da tutta la UE firmi a suo sostegno.

Gli obiettivi specifici che abbiamo presentato alla Commissione Europea sono i seguenti:

Visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare gli articoli 114, 118 e 168, chiediamo alla Commissione europea di proporre una normativa intesa a:

  • garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la COVID-19;
  • garantire che la legislazione dell’UE in materia di esclusività dei dati e di mercato non limiti l’efficacia immediata delle licenze obbligatorie rilasciate dagli Stati membri;
  • introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi alla COVID-19 in un pool tecnologico o di brevetti;
  • introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive.

Questi sono gli obiettivi della campagna:

1 — Salute per tutti

Abbiamo tutti diritto alla salute. In una pandemia, la ricerca e le tecnologie dovrebbero essere condivise ampiamente, velocemente, in tutto il mondo. Un’azienda privata non dovrebbe avere il potere di decidere chi ha accesso a cure o vaccini e a quale prezzo. I brevetti forniscono ad una singola azienda il controllo monopolistico sui prodotti farmaceutici essenziali. Questo limita la loro disponibilità e aumenta il loro costo per chi ne ha bisogno.

2 — Trasparenza ora!

I dati sui costi di produzione, i contributi pubblici, l’efficacia e la sicurezza dei vaccini e dei farmaci dovrebbero essere pubblici. I contratti tra autorità pubbliche e aziende farmaceutiche devono essere resi pubblici.

3 — Denaro pubblico, controllo pubblico

I contribuenti hanno pagato per la ricerca e lo sviluppo di vaccini e trattamenti. Ciò che è stato pagato dal popolo dovrebbe rimanere nelle mani delle persone. Non possiamo permettere alle grandi aziende farmaceutiche di privatizzare tecnologie sanitarie fondamentali che sono state sviluppate con risorse pubbliche.

4 — Nessun profitto sulla pandemia

Le grandi aziende farmaceutiche non dovrebbero trarre profitto da questa pandemia a scapito della salute delle persone. Una minaccia collettiva richiede solidarietà, non profitti privati. L’erogazione di fondi pubblici per la ricerca dovrebbe sempre essere accompagnata da garanzie sulla disponibilità e su prezzi controllati ed economici  . Non deve essere consentito a Big Pharma di depredare i sistemi di assistenza sociale.

I vaccini disponibili contro il SARS-CoV2 sono protetti da brevetti che ne limitano la produzione, rallentando la risposta alla pandemia,

La sospensione anche temporanea dei brevetti è l’unica strada per poter produrre i vaccini in tante aziende, in tutto il mondo: il grave rischio è che la protezione dalla COVID-19 diventi irraggiungibile in particolare per i Paesi con meno risorse economiche, e che si verifichi uno scenario drammatico con una pandemia incontrollabile, causando molte ulteriori morti e sofferenze, fisiche e sociali.

L’11 Marzo 2021 i membri dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (World Trade Organization – WTO) hanno esaminato la proposta portata da India a e Sud Africa nell’Ottobre 2020, che chiedeva una deroga sui brevetti per la produzione dei vaccini contro la COVID-19, che avrebbe agevolato la produzione e l’esportazione dei sieri in zone del mondo a basso reddito.

Tale proposta si riferisce all’articolo dei TRIPs (Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights) che prevede il diritto degli Stati membri del WTO di includere nella loro legislazione una disposizione per l’uso del brevetto senza autorizzazione del titolare per facilitare l’accesso ai farmaci (la cosiddetta “licenza obbligatoria”), in circostanze di emergenza.

Malgrado la critica emergenza in corso in tutto il mondo, questa proposta è stata bloccata dai Paesi ad alto reddito, inclusa l’Italia, e dal Brasile.  

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