Sabato 20 marzo alle 11, nel prato antistante la nostra sede di via Collodi, abbiamo inaugurato un’opera ceramica rappresentativa di un valore e di un tema cui teniamo molto: WEEDS rappresenta, come le “erbacce” di cui porta il nome, l’intreccio spontaneo e il confronto intergenerazionale, elementi caratterizzanti della nostra visione che rifugge dagli steccati e non innalza barriere. E un’opera corale, un progetto del maestro Salvatore Marras realizzato dal nostro gruppo di Ceramica; un intervento sostenuto dal Comune di Nuoro supportato dalla Fondazione di Sardegna che la LUTE restituisce alla città.
Riteniamo di buon auspicio, in questi tempi d’incertezza, inaugurare l’opera nel giorno dell’Equinozio di Primavera sperando in un positivo evolversi della situazione che consenta, pur con la massima prudenza, di tornare ad incontri frontali … chissà.
DA UN PROGETTO:
ideato e coordinato dal ceramista Salvatore Marras, realizzato dai soci LUTE Nuoro
L’università della Terza età di Nuoro ha nel suo statuto deliberatamente eliminato qualunque limite di età per l’iscrizione all’associazione. La considerazione di tale scelta trova le sue radici nella consapevolezza che le storie e le vite di ognuno dei soci debbano inter-scambiarsi nella partecipazione alle iniziative, ai percorsi formativi, alle occasioni ludiche e ricreative.
Questo pensiero e questo messaggio che dal punto di vista normativo è stato espresso nell’art.6, comma1 del nostro Statuto aveva il bisogno di essere esternato, aveva bisogno di diventare icona dell’anima della nostra associazione.
Così nasce il progetto di Salvatore Marras – docente dei nostri corsi di ceramica – che ha pensato di rappresentare ed esternare tale pensiero con l’opera grafica WEEDS (ERBACCE): perché le vite e le generazioni nascono e si intrecciano con la stessa naturale spontaneità delle erbacce.
Si è pensato di realizzare un pannello ceramico che riproducesse l’opera grafica: opera collettiva in cui ognuno dei partecipanti ha realizzato delle mattonelle, le ha incise e ne ha colorato la porzione di disegno.
Si è scelto di utilizzare diversi tipi di argilla, per sottolineare la molteplicità di personalità, di realtà e di sentimenti che compongono la nostra associazione.
Si è quindi proceduto a cuocere, smaltare, ricuocere ed assemblare il pannello ceramico collettivo, della dimensione finale di cm 120 x cm 125. L’operazione ha richiesto più di 45 ore complessive di lavoro. Il pannello sarà posizionato all’esterno della sede, in attesa di essere collocato quale elemento d’arredo nelle vie cittadine.
Il progetto ha coinvolto 24 soci nei primi due mesi dell’anno 2020 (Ada Manca, Angela Angioi, Alexandra Frattini, Annita Salis, Antonietta Calzedda, Bibiana Pala, Eugenia Laria, Franca Cattina, Gianni Cadeddu, Luisanna Sanna, Luisa Picchedda, Maria Casula, Maria Spanu, Mariantonietta Manca, Marilena Floris, Marilena Zuddas, Marisa Iamundo, Mario Ignazio Corda, Nicolosa Salvietti, Pierina Manca, Rita Salvadori, Rosanna Carzedda, Sebastiana Corda e Simona Ruiu)
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